I colori a tempera

Arte della Tempera: Storia, Tecniche e Applicazioni Artistiche

  • Aggiornato lunedì, 13 nov 2023

La tempera, termine originariamente associato a una tecnica antica che impiega l'uovo come legante per i pigmenti, è spesso erroneamente utilizzato per colori moderni come gouache o acquarelli opachi.

Le immagini fornite sono esclusivamente a scopo illustrativo e potrebbero non riflettere esattamente la realtà del prodotto o del contesto.

II termine tempera viene utilizzato in modo generico per indicare quei colori i cui pigmenti non sono legati da olii, ma da colle o gomme. In realtà questo termine dovrebbe essere utilizzato solo per una tecnica specifica di origine molto antica, che utilizza l'uovo come legante per i pigmenti. I colori a gouache o acquarelli opachi o colori per designers, oggi molto diffusi, sono spesso confusi con la tempera, sebbene siano prodotti con leganti differenti.

La tempera all'uovo andrebbe preparata al momento dell'uso, e per la sua preparazione si possono seguire diverse ricette. Alcune di esse prevedono unicamente l'utilizzo del tuorlo dell'uovo, altre, invece, suggeriscono l'uso dell'albume o di altri collanti per agglutinare i pigmenti.

Il variare della quantità delle sostanze utilizzate per l'emulsione e dei rapporti proporzionali tra le stesse, insieme alla quantità di pigmento e di legante, rende la tempera più o meno grassa. Il tuorlo d'uovo è particolarmente adatto come legante per i pigmenti, poiché contiene una serie di sostanze collose, oleose e grasse, le quali, se esposte all'aria, essiccano velocemente, fissando il colore in modo stabile sulla superficie del supporto.

L'abitudine di aggiungere gomma, cera e olii a questo impasto a base di rosso d'uovo, acqua distillata e pigmento, allo scopo di ottenere un colore più grasso e quindi elastico e luminoso, ha portato alcuni pittori fiamminghi del XV secolo, tra cui Jan Van Eyck, all'invenzione dei colori a olio, in cui il medium è completamente a base di olii.

Oltre alla tempera all'uovo esisteva anche la tempera a cera, che veniva preparata mescolando il pigmento alla cera fluida (ottenuta per mezzo del calore o di un diluente come l'acquaragia), alla glicerina e ad alcune gocce di ammoniaca. Anche per questa tecnica a base di cera esistono diverse ricette già sperimentate nell'antichità da greci e romani, soprattutto per la pittura murale («encausto»). I colori mescolati alla cera calda apparivano luminosi, lucidi e inalterabili dalla luce, dal freddo e dall'acqua.

Questi materiali, molto utilizzati nell'antichità e nel Medioevo, venivano generalmente applicati su supporti rigidi e compatti, prevalentemente tavole di legno e muri appositamente preparati. La tempera ancora oggi da i suoi migliori risultati quando i colori vengono stesi su supporti rigidi e compatti.

di Concetto Vecchio




Seguici sui social per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità e condividere la nostra passione!


Trova Ciò Che Ti Appassiona


Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...

Scopri di più

Privacy Policy Cookie Policy

Seguici sui social

Clicca qui per rimanere connesso con noi sui social!


Copyright © 2023 Web Concetto - Sito realizzato da CVSolutions. Tutti i diritti riservati.