Arte della Tempera: Storia, Tecniche e Applicazioni Artistiche
La tempera, termine originariamente associato a una tecnica antica che impiega l'uovo come legante per i pigmenti, è spesso erroneamente utilizzato per colori moderni come gouache o acquarelli opachi.
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II termine tempera viene utilizzato in modo generico per indicare quei colori i cui pigmenti non sono legati da olii, ma da colle o gomme. In realtà questo termine dovrebbe essere utilizzato solo per una tecnica specifica di origine molto antica, che utilizza l'uovo come legante per i pigmenti. I colori a gouache o acquarelli opachi o colori per designers, oggi molto diffusi, sono spesso confusi con la tempera, sebbene siano prodotti con leganti differenti.
La tempera all'uovo andrebbe preparata al momento dell'uso, e per la sua preparazione si possono seguire diverse ricette. Alcune di esse prevedono unicamente l'utilizzo del tuorlo dell'uovo, altre, invece, suggeriscono l'uso dell'albume o di altri collanti per agglutinare i pigmenti.
Il variare della quantità delle sostanze utilizzate per l'emulsione e dei rapporti proporzionali tra le stesse, insieme alla quantità di pigmento e di legante, rende la tempera più o meno grassa. Il tuorlo d'uovo è particolarmente adatto come legante per i pigmenti, poiché contiene una serie di sostanze collose, oleose e grasse, le quali, se esposte all'aria, essiccano velocemente, fissando il colore in modo stabile sulla superficie del supporto.
L'abitudine di aggiungere gomma, cera e olii a questo impasto a base di rosso d'uovo, acqua distillata e pigmento, allo scopo di ottenere un colore più grasso e quindi elastico e luminoso, ha portato alcuni pittori fiamminghi del XV secolo, tra cui Jan Van Eyck, all'invenzione dei colori a olio, in cui il medium è completamente a base di olii.
Oltre alla tempera all'uovo esisteva anche la tempera a cera, che veniva preparata mescolando il pigmento alla cera fluida (ottenuta per mezzo del calore o di un diluente come l'acquaragia), alla glicerina e ad alcune gocce di ammoniaca. Anche per questa tecnica a base di cera esistono diverse ricette già sperimentate nell'antichità da greci e romani, soprattutto per la pittura murale («encausto»). I colori mescolati alla cera calda apparivano luminosi, lucidi e inalterabili dalla luce, dal freddo e dall'acqua.
Questi materiali, molto utilizzati nell'antichità e nel Medioevo, venivano generalmente applicati su supporti rigidi e compatti, prevalentemente tavole di legno e muri appositamente preparati. La tempera ancora oggi da i suoi migliori risultati quando i colori vengono stesi su supporti rigidi e compatti.
di Concetto Vecchio
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi...
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